Ciao Michele
Il 22 aprile 2017 moriva Michele Scarponi travolto da un furgone mentre si allenava sulle strade di casa, nella sua Filottrano, nelle Marche.
Michele era appena tornato dal Tour of the Alps, dove aveva vinto la prima tappa, con la maglia dell’Astana, con cui avrebbe dovuto correre il Giro d’Italia con il gradi di capitano. Professionista dal 2002, grande scalatore, aveva vinto il Giro d’Italia 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador. Nello stesso anno vinse il Giro del Trentino e colse sei vittorie con la maglia della Lampre ISD, con cui aveva corso dopo la militanza nell’Androni Giocattoli.
Ma era soprattutto una persona speciale, un leader del gruppo, una simpatia naturale che colpiva ogni volta che veniva intervistato. Aveva scelto di continuare a vivere ed allenarsi nel suo paese, Filottrano nelle Marche, infatti era soprannominato “l’Aquila di Filottrano”, un modo di rimare attaccato alla sua terra e alla sua gente per cui era un idolo al di la’ dei successi sportivi.
Due delle foto che pubblico per ricordarlo sono di una sua impresa, conclusa con la vittoria del Giro d’Italia 2016 di Vincenzo Nibali, quando passò per primo sul Colle dell’Agnello (quota 2744m) e poi aspettò Nibali che vinse quella tappa e il giorno dopo conquistò la Maglia Rosa a Sant’Anna di Vinadio. Una statua in legno lo ricorda sul Colle dell’Agnello, il suo ricordo è sempre vivo nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo.